Post

Visualizzazione dei post da 2013

INFERTILITÀ E PSICOLOGIA: UN APPROCCIO INTEGRATO

Immagine
Vivere la condizione di confusione e di incertezza che comporta la scoperta dell’infertilità prima ed un eventuale percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA) poi, può generare un momento di forte crisi per la coppia. E’ proprio per questo che diventa fondamentale pensare e riservare alla coppia infertile in questo delicato momento, uno spazio di accoglienza e di ascolto che possa aiutarli a confrontarsi e a gestire le forti emozioni che accompagnano l’infertilità ed un eventuale percorso di PMA, potendosi confrontare con un esperto e provando a recuperare faticosamente le risorse necessarie per far fronte al momento di crisi, senza censure e paura del giudizio. Di fronte alla certezza dell’infertilità in una coppia è necessario, quindi, un approccio multidisciplinare che integri la componente medica e quella psicologica. Insieme al ginecologo esperto di infertilità di coppia , che fornisce tutte le informazioni e i dettagli riguardanti il percorso, gli esami specialist

FERTILITA' FEMMINILE E FUMO DI SIGARETTA

Immagine
Molti studi scientifici condotti sulle donne dimostrano che fumare le rende meno fertili. Le fumatrici hanno tassi di infertilità più elevati, una probabilità di concepire per ciclo (fecondità) ridotta, e impiegano più tempo a concepire (in genere più di un anno). Il fumo, infatti, è dannoso per le ovaie femminili, e la gravità del danno dipende dal numero di sigarette e da quanto tempo una donna fuma. La diminuzione della fertilità nelle donne fumatrici sembra essere dovuta all’ interferenza delle sostanze tossiche contenute nel fumo di sigaretta con la maturazione degli ovociti . La cotinina (metabolita della nicotina) e il benzopirene , un noto cancerogeno, che vengono assorbiti attraverso il fumo vanno a finire anche nel liquido follicolare e nelle cellule granuloso-luteiniche che si trovano all’ interno dell’ ovaio. In tutte le pazienti sterili fumatrici sottoposte a fecondazione assistita sono state trovate, con concentrazioni variabili a seconda del numero di sigarette f

PrenatalSafe: UN INNOVATIVO TEST DEL DNA, SEMPLICE E SICURO PER LA DIAGNOSI PRENATALE NON INVASIVA DELLE ANOMALIE GENETICHE PIU’ FREQUENTI.

Immagine
La ricerca scientifica ha dato vita a un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale circolante nel sangue materno , valuta il rischio di aneuploidie fetali (variazioni anomala nel numero dei cromosomi di un individuo) comuni in gravidanza, quali quelle relative ai cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali (X e Y). E’ un test NON INVASIVO, privo di rischi per il feto e la madre. Come si effettua il test? Si effettua con solo un prelievo di sangue materno . Durante la gravidanza, alcuni frammenti del Dna del feto circolano nel sangue materno. Il DNA fetale è rilevabile a partire dalla 5° settimana di gestazione. La sua concentrazione aumenta nelle settimane successive e scompare subito dopo il parto. La quantità di DNA fetale circolante dalla 9°-10° settimana di gestazione è sufficiente per garantire l’elevata specificità e sensibilità del test. Il test viene eseguito mediante un semplice prelievo di sangue della donna in gravidanza, co

Il rischio di tumori nei bambini nati con la fecondazione in vitro è lo stesso di quelli concepiti naturalmente

Immagine
Dai dati epidemiologici presentati al “ meeting ” annuale dalla Società Europea di Riproduzione Umana e Embriologia (ESHRE), svoltosi a Londra dal 7 al 10 luglio 2013, emerge che il rischio di tumori nei bambini nati con la fecondazione in vitro (FIVET e/o ICSI) è lo stesso di quelli concepiti naturalmente. Un gruppo di ricercatori britannici dell’ istituto per la salute del bambino (Institute of Child Health) dell’ University College di Londra facendo fronte alle paure scatenate da alcuni gruppi interessati al problema, che arrivavano ad ipotizzare, per i bimbi nati con l’ aiuto di una tecnica di riproduzione medicalmente assistita (PMA), un maggior rischio di sviluppare in futuro una malattia oncologica, cioè un tumore, hanno intrapreso un ponderoso lavoro epidemiologico. Questo studio ha portato a confrontare i dati ottenuti dai 106.381 bambini, nati utilizzando una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) dal 1992 al 2008, con i dati della popolazione generale

LA RISERVA OVARICA NELLA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (PMA)

Immagine
Le tendenze demografiche riguardo al momento della prima gravidanza sono cambiate: oggi sempre più donne desiderano concepire a un’ età più avanzata e meno fertile. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la fertilità si riduce progressivamente con il passare degli anni. Ad oggi, non esistono indici totalmente riconosciuti che misurano il grado di fertilità; è invece possibile, grazie all’ecografia e a specifici esami ormonali, ottenere informazioni, con buona approssimazione, sulla riserva ovarica cioè il probabile stato di fertilità della donna e sulla previsione di risposta ai trattamenti farmacologici di stimolazione dell’ovulazione nella procreazione medicalmente assistita (PMA) . Attualmente rivestono particolare importanza la conta dei follicoli antrali , la misurazione del volume delle ovaie , i livelli dell’ ormone follicolo stimolante (FSH) al 2 o 3 giorno del ciclo mestruale e il dosaggio dell’ ormone anti-Mulleriano (AMH) . Il follicolo antrale è visibile all’ e

FECONDAZIONE IN VITRO E MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE

Dr. Francesco Crescenzi

STERILITÀ E INFERTILITÀ SONO LA STESSA COSA?

Immagine
A volte i termini sterilità e infertilità si utilizzano come sinonimi per definire le coppie che hanno difficoltà a concepire un figlio ma, a livello medico, la differenza è chiara. Per sterilità si intende l' incapacità biologica di una coppia di avere una gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali frequenti in prossimità dei giorni di ovulazione e senza misure anticoncezionali. Questa definizione si basa sulla stima di una probabilità dell' 85% di fecondazione nel corso di un anno in condizioni normali. È importante sapere che la specie umana non ha un elevato potere riproduttivo, si parla di un 25% di possibilità di gravidanza nel rapporto sessuale avuto in coincidenza dell' ovulazione della donna. Approssimativamente 1 coppia su 6 in età fertile è colpita da sterilità (15% -17%). La sterilità può essere primaria o secondaria. Si parla di sterilità primaria quando la coppia non è mai riuscita a concepire mentre la sterilità che subentra dopo che la coppia h

L’ ENDOMETRIOSI : ANATOMIA PATOLOGICA

Immagine
L’ endometriosi è una malattia ginecologica benigna ad andamento cronico-recidivante,  caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale (L’ endometrio è il tessuto di rivestimento della cavità interna dell’ utero. Durante ogni ciclo mestruale l’endometrio va incontro a modificazioni che possono essere suddivise in tre fasi principali: mestruale, proliferativa e secretiva) in sede ectopica, cioè al di fuori della cavità uterina. L’ endometrio può essere localizzato anche nel miometrio (parte muscolare dell’ utero) : questa condizione patologica viene definita adenomiosi o endometriosi interna . Se invece l’ endometrio ectopico si trova sul peritoneo pelvico o negli altri organi pelvici ( ovaie, legamenti uterini, setto retto-vaginale, tube, vescica, sigma, ecc. ) si parla di endometriosi esterna pelvica . L’ endometriosi si può infine reperire in organi e tessuti lontani dalla pelvi (ombelico, vulva, cicatrici di interventi laparotomici, appendice, polmoni, tratto gastroin

I SINTOMI DELL’ ENDOMETRIOSI

Immagine
Secondo i dati ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) , sono 14 milioni, le donne nell' Unione Europea che soffrono di endometriosi; di queste, 3 milioni solo in Italia e 150 milioni nel mondo. Oltre il 5% delle donne che ne sono affette è compreso nella fascia di età tra i 29 e i 39 anni. Tale patologia infatti si verifica eccezionalmente prima della pubertà e tende a regredire nella menopausa. Una donna su dieci in età riproduttiva è affetta da endometriosi che nel 30% dei casi può dare  sterilità. Il dolore è una delle spie principali dell' endometriosi, specialmente se localizzato nella parte bassa dell' addome e nella zona pelvica (del bacino). La sintomatologia dolorosa può assumere diverse caratteristiche: dolore pelvico cronico , soprattutto durante il ciclo mestruale, dismenorrea (mestruazione dolorosa) , dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale) , dolore ciclico riferito ad altri apparati (esempio intestino), eventuali episodi di addome acuto (c

POLYCYSTIC OVARY SYNDROME o SINDROME DELL’ OVAIO POLICISTICO

Immagine
La sindrome dell’ ovaio policistico o PCOS o Polycystic Ovary Syndrome è una alterazione endocrina e metabolica che colpisce in tutto il mondo il 5-10 per cento della popolazione femminile ed è pertanto la problematica ginecologica più comune delle donne in età riproduttiva. Le cause che portano al manifestarsi di questa sindrome sembrano essere molteplici. Le su e prin cipali caratteristiche sono l’ iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili nel circolo sanguigno della donna) e l’ aspetto policistico dell’ovaio . In presenza di questa sindrome le ovaie hanno dimensioni superiori alla media e presentano al loro interno numerose cisti che sono piccole cavità ripiene di liquido. Le sue principali manifestazioni cliniche sono rappresentate dalle irregolarità mestruali o assenza di mestruazione , infertilità , segni di iperandrogenismo e obesità . Sebbene la Polycystic Ovary Syndrome sia il disturbo endocrinologico più comun e delle donne in età fertile , la sua definiz

STERILITA' DI COPPIA

Immagine
La sterilità di coppia è quella condizione in cui vi è assenza di concepimento dopo un anno di rapporti sessuali frequenti e non protetti . In tale definizione viene sottolineata l’ importanza di due fattori: il tempo e la frequenza coitale . Per quanto riguarda il limite temporale di almeno un anno, studi sulla fertilità naturale della specie umana hanno dimostrato come, anche in assenza di condizioni patologiche, la probabilità di ottenere un concepimento che esiti nella nascita di un bambino vivo, entro un ciclo mestruale, sia solo del 25 %; probabilità che aumenta fino al 72 % dopo sei mesi, e che diviene pari all’ 80-90 % dopo un anno . Per quanto riguarda la frequenza coitale, è stato dimostrato come la probabilità di concepimento sia pari al 15 % nelle coppie che abbiano rapporti con frequenza settimanale   e dell’ 83 % nelle coppie con quattro o più rapporti settimanali . Vale infine la pena ricordare come anche la variabile età (in particolare modo quella femminile)