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Visualizzazione dei post da 2012

POLIABORTIVITA' o ABORTO SPONTANEO RICORRENTE

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Si   definisce aborto spontaneo ricorrente o poliabortività l’ interruzione entro le 20 settimane di gestazione di due o più gravidanze successive, non distanziata da una gravidanza portata a termine. Nella popolazione in media il 5% delle donne ha avuto 2 aborti ricorrenti, mentre solo l’ 1% tre o più aborti ricorrenti. L’aborto spontaneo è un evento molto frequente che riflette l’estrema delicatezza del primo trimestre di gravidanza e che contrassegna l’ interruzione di circa il 20% delle gravidanze riconosciute. E’ stato documentato che questa percentuale aumenta fino al 50% circa, se si considerano complessivamente tutte le gravidanze, quelle clinicamente accertate e i concepimenti che passano inosservati in quanto il fallimento   viene scambiato per un semplice ritardo mestruale. Dopo tecniche di riproduzione assistita come FIVET o ICSI si intende per fallimento ricorrente dell’ impianto embrionario la mancanza di impianto o gravidanza clinica dopo ripetuti transfer em

SPERMATOZOI DA STAMINALI, SPERANZA PER UOMINI STERILI DOPO CURE ANTI-CANCRO

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I tumori delle cellule germinali testicolari rappresentano l'1% di tutti i tumori, e sono i più comuni tumori maligni nei maschi giovani di età compresa tra 15 e 34 anni. I testicoli sono gli organi in cui nell'uomo avviene la formazione degli spermatozoi e di alcuni ormoni maschili, hanno quindi una funzione riproduttiva ed endocrina analoga a quella delle ovaie nella donna. Il tumore del testicolo è una forma rara di neoplasia maschile, in cui le cellule tumorali si formano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli. E’ stato possibile sfruttare le cellule staminali germinali o spermatogoniali (i precursori degli spermatozoi) prelevate dai pazienti affetti da patologia maligna prima di una chemioterapia per rimediare alla sterilità in uomini che stanno combattendo contro il cancro. Questi giovani pazienti riescono spesso a vincere la loro battaglia contro il cancro ma pagano un prezzo elevato per la chemio e la radioterapia che devono affrontare, che riesce a gu

SI PUO' FARE ATTIVITA' FISICA IN GRAVIDANZA?

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I benefici offerti dallo sport alle donne incinte sono importanti anche in vista del travaglio I benefici offerti dallo sport alle donne incinte sono importanti anche in vista del travaglio Durante la gravidanza il corpo femminile va incontro a numerosi cambiamenti: il ritmo del cuore aumenta di pari passo con il volume di sangue ed il fabbisogno di ossigeno, la diminuzione della quantità di zuccheri nel sangue (ipoglicemia) compare più rapidamente, la regolazione della temperatura corporea è più difficoltosa, l’equilibrio si modifica ed, infine, a livello delle articolazioni, i legamenti e i tendini tendono a rilassarsi. Queste modificazioni sono normali e non impediscono di praticare un’attività fisica, salvo controindicazioni, ma a patto di scegliere coscienziosamente il tipo di sport, evitando gli esercizi fisici troppo intensi. I benefici offerti dallo sport durante la gravidanza sono molteplici: mantenimento della muscolatura, in particolare di quella add

ATTIVITÀ FISICA IN GRAVIDANZA, CONSIGLI PRATICI

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Durante una gravidanza che non presenta complicazioni , l' efficacia dell' attività fisica, è stata confermata da uno studio pubblicato sull' Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica, effettuato da un gruppo di ginecologi svedesi. In alcune circostanze però lo sport è assolutamente controindicato e sarà necessario attendere la nascita del bambino per poter poi riprendere a praticare la propria attività sportiva preferita. L’ attività fisica è vietata quando c’è: 1. anamnesi di aborti ripetuti; 2. minaccia di parto prematuro (ovvero prima della 37esima settimana di gestazione); 3. gravidanza multipla; 4. dilatazione del collo dell’utero (nella gravidanza normale deve essere chiuso); 5. grave patologia materna cardiaca o polmonare. Il diabete dovuto a un gruppo di disturbi metabolici caratterizzati da alti livelli di zuccheri (glucosio) nel sangue, così come l’ ipertensione arteriosa (aumento a carattere stabile della pressione arteriosa nel

ENDOMETRIOSI E INFERTILITA'

L'endometriosi profonda o adenomiosi esterna è associata in più del 95% dei casi, a dolore molto intenso ed è probabilmente coinvolta nella sterilità. La sua frequenza è stimata essere tra l’1-2% di tutte le forme di endometriosi.

L'ENDOMETRIOSI PROFONDA: DEFINIZIONE, DIAGNOSI E TRATTAMENTO.

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L’endometriosi profonda , definita come adenomiosi  esterna , si presenta per lo più come nodulo singolo , più grande di 1 cm di diametro , nella plica vescico-uterina o nel tratto intestinale basso. Quando diagnosticati , la maggior parte dei noduli sono non più progressivi . Nel più del 95% dei casi , l'endometriosi profonda è associata a dolore molto intenso e rappresenta probabilmente un cofattore nella sterilità . La prevalenza è stimata essere tra l’1 - 2 %. L'endometriosi profonda può essere   sospettata clinicamente e può essere confermata con l'ecografia o con la risonanza magnetica . Il clisma opaco è utile per valutare il grado di occlusione del sigma . Il chirurgo deve essere molto esperto e competente per identificare i più piccoli noduli della parete intestinale e la difficoltà aumenta con le dimensioni dei noduli . L'escissione è fattibile in oltre il 90 % dei casi e spesso richiede la sutura della parte muscol

INFERTILITA' E GRAVIDANZA IN DONNE EUTIROIDEE CON TIROIDITE AUTOIMMUNE

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La tiroidite a utoimmune è un processo infiammatorio che colpisce la ghiandola tiroidea dovuto a produzione di anticorpi e di linfociti ( cellule presenti nel sangue che costituiscono tra il 20 e il 40% dei globuli bianchi) diretti contro la stessa ghiandola. E’ la patologia autoimmune più diffusa che colpisce fino al 5-20% delle donne durante l'età fertile . La frequenza di patologie tiroidee a utoimmuni è significativamente più elevata tra le donne infertili , soprattutto quando la causa di infertilità è l’ endometriosi o sindrome dell'ovaio policistico . La presenza di tiroidite autoimmune non interferisce con il normale impianto degli embrioni , sono stati osservati tassi di gravidanza paragonabili a quelle ottenute dopo tecniche di riproduzione assistita in pazienti con o senza autoimmunità tiroidea . Invece , il rischio di aborto spontaneo precoce è sostanzialmente aumentato con la presenza di autoimmunità tiroidea , anche se ci fosse

VULVO VAGINITE NON INFETTIVA: LA VAGINOSI BATTERICA

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Questa patologia, insieme a quella di origine micotica, è la causa più frequente di vaginiti Tra le infezioni del basso tratto genitale femminile, un ruolo di primaria importanza è rivestito dalla vaginosi batterica (VB) che costituisce, insieme alla vulvo-vaginite micotica, la causa più frequente di vaginiti nelle donne in età fertile. Il termine stesso “vaginosi” indica come non si tratti di una vera e propria infezione, bensì di una vera e propria sovversione dell’ecosistema vaginale. Si tratta infatti di una riduzione della normale flora latto-bacillare che produce perossido di idrogeno (“acqua ossigenata”), il quale ha un’azione battericida nei confronti dei batteri anaerobi (che vivono cioè in assenza di ossigeno). Come conseguenza di questo sovvertimento si verifica un incremento di una flora patogena, composta molto spesso da Gardnerella vaginalis, anaerobi e micoplasmi) prevalentemente Mycoplasma hominis). In particolare, la Gardnerella vaginalis che possiede una molecol

COME ELIMINARE QUEL FASTIDIOSO PRURITO INTIMO

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La terapia delle vulvo vaginiti di natura non infettiva consiste nell’eliminare la causa irritativa, allergizzante e/o traumatica. Il primo presidio terapeutico, di importanza fondamentale, è l’informazione che la donna deve ricevere sua particolare sensibilità vaginale Eliminare gli assorbenti interni ed evitare un'eccessiva igiene intima. Sono questi alcuni consigli per cancellare questo fastidioso problema. La terapia delle vulvo vaginiti di natura non infettiva consiste nell’eliminare la causa irritativa, allergizzante e/o traumatica. Il primo presidio terapeutico, di importanza fondamentale, risulta essere l’educazione della paziente. La donna infatti, una volta messa a conoscenza della sua particolare sensibilità vaginale ad agenti esterni, va informata rispetto ai comportamenti e alle abitudini di vita corretti che possono risolvere o alleviare la sua sintomatologia. Rimosso l’agente sensibilizzante (quando riconosciuto) è fondamen

QUEL FASTIDIOSO PRURITO INTIMO.......

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Le vulvo-vaginiti di natura non infettiva costituiscono un grande capitolo della patologia infiammatoria vulvo-vaginale, rappresentando almeno il 40% delle comuni affezioni del basso tratto genitale. Le cause che possono determinare questo tipo di infiammazione sono molteplici. Spesso si tratta di vulvo-vaginiti di natura non infettiva. Le cause possono essere molte: dall'abbigliamento all'igiene. Le vulvo-vaginiti di natura non infettiva costituiscono un grande capitolo della patologia infiammatoria vulvo-vaginale, rappresentando almeno il 40% delle comuni affezioni del basso tratto genitale. Le cause che possono determinare questo tipo di infiammazione sono molteplici, spesso non conosciute e di regola quasi mai identificate con certezza. Laddove viene riferita una sintomatologia vulvo-vaginale, quasi sempre è ipotizzata una causa infettiva, cui segue la prescrizione di terapie, topiche (ovvero utilizzo di principi attivi farmacologici applicabili di

PILLOLA ANTICONCEZIONALE E RISCHIO CANCRO

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La pillola riduce o aumenta il rischio di neoplasie? Dipende. Per questo è necessario fare accurati screening per scongiurare pericoli. Ma l’analisi costi/benefici propende decisamente a favore della pillola che riduce notevolmente rischi di cancro dell’utero e dell’endometrio La pillola riduce o aumenta il rischio di neoplasie? Dipende. Per questo è necessario fare accurati screening La pillola anticoncezionale rappresenta uno dei metodi contraccettivi più efficaci con una percentuale di successo pari al 99%, essendo legata la percentuale di insuccesso perlopiù a inadeguata o errata assunzione della stessa . Ad oggi, però, la contraccezione orale non limita la sua azione benefica unicamente a quella anticoncezionale, ma estende i suoi effetti anche aldilà della necessità contraccettiva. Una recente ricerca svolta dalla Oxford University e pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet, ha evidenziato che la pillola anticoncezionale ha un effetto protettivo sull&#

TUTTI GLI EFFETTI POSITIVI DELLA PILLOLA

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Vari studi hanno documentato numerosi effetti positivi derivanti dalla terapia estro-progestinica: alcuni sono causati proprio dal blocco dell’ovulazione e dell’attività ciclica ovarica, altri sono invece legati ai tipi di molecole utilizzate ed al loro effetto su molti organi. Di seguito elenchiamo gli effetti positivi della pillola anticoncezionale. Terapia delle cisti ovariche funzionali per effetto dell’inibizione dell’ovulazione, con conseguente riduzione del 78% del rischio di sviluppare cisti luteiniche nelle pazienti che ne fanno uso. Con l’uso degli estro progestinici si assiste in genere al riassorbimento di cisti che si formano nel corso del ciclo (ad esempio in seguito ad una mancata apertura del follicolo che doveva ovulare). Terapia dell’iperpolimenorrea (aumento della frequenza ed intensità delle mestruazioni, che in tal caso ricompaiono a intervalli di durata inferiore a 24 giorni): gli estro progestinici possono riequilibrare queste situazioni.

L'ANELLO VAGINALE, UN CONTRACCETTIVO EFFICACE ANCHE PER LE DONNE IN SOVRAPPESO

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Questo contraccettivo, diversamente dalla pillola, è sicuro anche con donne obese Nelle donne in sovrappeso i contraccettivi orali sono meno efficaci rispetto alle donne di peso normale. La causa è da attribuirsi a livelli ematici degli ormoni estrogeni più bassi. Dati simili, ma meno numerosi, si hanno per il cerotto contraccettivo transdermico. Queste conclusioni sono state ribaltate da uno studio effettuato sull'anello vaginale. Un recente studio di Carolyn L. Westhoff, della Columbia University di New York, pubblicato ad aprile 2012, effettuato sull'anello vaginale, conferma un ridotto livello sistemico di estrogeni nelle donne obese rispetto a quelle normopeso, ma dimostra la stessa efficacia contraccettiva in entrambi i gruppi, a indicare che c’è comunque un eccellente soppressione dello sviluppo del follicolo ovarico. Il team di studiosi ha coinvolto 20 donne con peso normale (BMI 19-24,9) e 20 obese (BMI 30-39,9) in una ricerca che ha valutato durante

I SINTOMI DELLA GRAVIDANZA EXTRAUTERINA

I sintomi della gravidanza extrauterina nelle prime fasi sono poco caratteristici e molto simili a quelli di una normale gravidanza di pari età gestazionale. Nella gravidanza tubarica però l’evoluzione indisturbata non procede molto oltre le prime 7-8 settimane Come sospettare e accorgersi che c’è una gravidanza extrauterina I sintomi della gravidanza extrauterina nelle prime fasi sono poco caratteristici e molto simili a quelli di una normale gravidanza di pari età gestazionale. A parte poche eccezioni, nella gravidanza tubarica però l’evoluzione indisturbata non procede molto oltre le prime 7-8 settimane di età gestazionale. In questo periodo talvolta compaiono dolori addominali di varia entità e durata, occasionalmente accompagnati da scarse e intermittenti perdite ematiche dai genitali. Queste ultime sono dovute ad un limitato sfaldamento dell’endometrio, cui viene a mancare un adeguato stimolo eutrofizzante da parte degli ormoni estrogeni e dell’ormone progesterone perché e

LA GRAVIDANZA FUORI DALL'UTERO

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Certe volte, dopo la fecondazione, lo zigote, dopo essere rimasto per un certo periodo nel canale tubarico, non riesce a raggiungere l’utero e si ferma invece in una sede inappropriata per il suo successivo sviluppo. Questo fenomeno si chiama “gravidanza extrauterina” Certe volte, dopo la fecondazione, lo zigote, formatosi dall’unione dello spermatozoo con la cellula uovo, dopo essere rimasto per un certo periodo (2-5 giorni) nel canale tubarico, non riesce a raggiungere l’utero e si ferma invece in una sede inappropriata per la crescita e il suo successivo sviluppo. Quando si verifica questo fenomeno si parla di “gravidanza extrauterina”(GEU). L’incidenza della GEU è compresa tra lo 0,8% e il 2% del numero totale delle gravidanze. Appare stabile nei paesi europei, mentre è ancora in aumento negli USA, dove è passata da 4,5 su 1000 gravidanze nel 1970 a 19,7 su 1000 gravidanze nel 1992. L’incidenza della GEU è giustificata sia dall’aumento dell’età femminil

LE DONNE AFFETTE DA ENDOMETRIOSI SONO MENO FERTILI

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L'endometrio delle donne affette da endometriosi è differente rispetto a quella delle donne sane. Con il ciclo mestruale, sia l’endometrio proliferativo sia quello secretivo in chi è affetta dall’endometriosi si modifica diversamente rispetto all’endometrio delle donne sane. La struttura dell'endometrio delle donne affette da endometriosi è differente rispetto a quella dell’endometrio che si trova nelle donne sane secondo una recentissimo articolo scritto su RBM Online da Ivo Brosens, uno dei più grandi studiosi di questa malattia. Con il ciclo mestruale, sia l’endometrio proliferativo (prima cioè dell’ovulazione) sia quello secretivo (dopo l’ovulazione) in chi è affetta dall’endometriosi si modifica in maniera diversa rispetto all’endometrio delle donne sane. L'endometrio è una ricca fonte di fattori pro-angiogenetici (sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da altri già esistenti) e la rete vascolare nell’endometriosi è spesso caratterizzata proprio da un incr

L'ADENOMIOSI CAUSA INFERILITA' NELLA DONNA?

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L’adenomiosi è stata definita come l'invasione benigna di endometrio nel miometrio (tonaca muscolare della parete uterina), che provoca un diffuso ingrandimento dell’utero e al microscopio si presenta come tante ghiandole endometriali circondate da tessuto miometriale L’adenomiosi è stata definita come l'invasione benigna di endometrio nel miometrio (tonaca muscolare della parete uterina), che provoca un diffuso ingrandimento dell’utero e al microscopio si presenta come tante ghiandole endometriali circondate da tessuto miometriale. La causa è sconosciuta. Sono state avanzate due teorie per spiegare la sua formazione. Secondo la prima teoria si verifica un’ invaginazione della mucosa endometriale che si espande tra i fasci di fibre muscolari del miometrio (o lungo il suo sistema linfatico). La seconda teoria ne propone l’origine da un processo proliferativo che parte da tessuto endometriale ectopico che cioè si trova lì già fuori dalla sua sede naturale. È s

COMBATTERE L'ENDOMETRIOSI CON UNA DIETA EQUILIBRATA

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Oltre alle cure mediche basate sulla somministrazione di ormoni per diminuire il livello degli estrogeni e contrastare l’endometriosi, la dieta può talvolta concorrere a raggiungere gli stessi scopi, senza effetti collaterali. È sufficiente introdurre fibre e grassi "buoni" Una dieta ricca di fibre e grassi "buoni" può contrastare gli effetti dell'endometriosi L’endometriosi è causata da tessuto endometriale che va ad impiantarsi in sedi diverse dalla cavità uterina, come le ovaie, i legamenti e il collo dell’utero, l’appendice, la vescica e l’intestino. Le zone colpite rispondono ai cambiamenti ormonali come il normale rivestimento dell’utero e possono sanguinare nello stesso modo durante il ciclo mestruale e provocare dolori addirittura due settimane prima che la mestruazione abbia inizio. Infatti, il sangue che origina da queste emorragie rimane intrappolato e non può fuoriuscire dal corpo come fa normalmente il sangue mestruale. Questo

I cibi ogm sono causa di Endometriosi?

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Sebbene gli studi svolti per valutare il rischio di questi alimenti non abbiano indicato alcun pericolo imminente per la salute umana, gli xenobiotici associati agli alimenti geneticamente modificati, quali pesticidi, potrebbero risultare invece pericolosi a lungo termine Alcune sostanze come gli xenobiotici sembrano provocare l’insorgenza di questa patologia L'endometriosi è una patologia in parte ancora misteriosa che può colpire le donne in età riproduttiva. Si stima ne sia colpito il 10-17% delle donne in età fertile . La parola endometriosi deriva dal termine "endometrio", il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero e che cresce e successivamente si sfalda ogni mese durante il ciclo mestruale. Nell' endometriosi il tessuto simile all'endometrio si trova al di fuori dell'utero, in altre aree del corpo. L'endometriosi più comunemente coinvolge le ovaie, l'intestino o il tessuto che riveste il bacino. Rar

Maturare i follicoli in vitro? Oggi si può

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Non è necessario reimpiantare i frammenti ovarici prelevati in una donna che è stata sottoposta a chemioterapia Non è necessario reimpiantare i frammenti ovarici prelevati in una donna che è stata sottoposta a chemioterapia. Se contengono un gran numero di follicoli con ovociti immaturi, possono essere anche trattati in vitro senza essere reimpiantati, fino ad ottenere la maturazione completa degli ovociti in laboratorio. Questa tecnica è obbligatoria nel caso in cui la paziente sia affetta da un tumore che può dare metastasi all’ovaio (es. una leucemia), in quanto consente di evitare il rischio di reimpiantare anche cellule tumorali assieme al frammento ovarico. Numerosi gruppi al mondo studiano l’ovulazione in vitro, che peraltro è utilizzata di routine dai veterinari per la riproduzione, ad esempio, dei bovini. Gli ovociti del frammento ovarico stimolati in vitro possono essere poi fecondati in laboratorio e gli embrioni così ottenuti possono essere trasferit