Metodi contraccettivi naturali: il metodo billings

Attraverso il muco presente in vagina è possibile capire quali sono i giorni fertili. Ma non è un metodo semplice da imparare.

Quello Billings un metodo contraccettivo naturale basato sull'osservazione dell’aumento di produzione del muco cervicale che precede l'ovulazione da parte delle cellule della cervice uterina. I fisiologici cambiamenti del muco cervicale durante il ciclo mestruale consentono di determinare i giorni fertili. I cambiamenti del muco riflettono, infatti, le modificazioni ormonali che avvengono nel ciclo di ogni donna. Considerando che l’ambiente vaginale è acido e generalmente avverso al seme dell’uomo, che invece ha un Ph tendenzialmente basico, la natura ha fatto sì che durante l’ovulazione il muco diventi meno acido, più filante e trasparente. Questo cambiamento è un espediente che la natura ha messo in atto per facilitare l'ascesa degli spermatozoi verso l'ovulo della donna.
Subito dopo le mestruazioni la vagina è più asciutta e questo determina il periodo poco favorevole per la fertilità. A seguire compare il primo muco ma è poco fluido, pastoso e generalmente sempre ostile agli spermatozoi. Nonostante questo, la gravidanza può verificarsi perché questo periodo con una vagina meno ostile agli spermatozoi inizia ad essere minimamente fertile. Nel momento in cui il muco diventa leggermente più filante e meno pastoso la fertilità aumenta ancora. Il periodo successivo definito di “massima fertilità” si ha quando il muco è trasparente, quasi liquido (“a chiara d’uovo”) e la vagina è molto lubrificata. La donna è in ovulazione e se la gravidanza non entra in atto nei giorni successivi all’ovulazione il muco subisce un involuzione con una vagina che torna ad essere asciutta. Termina così il suo periodo infertile. I giorni di massima produzione di muco iniziano in periodo pre-ovulatorio e terminano 2-3 giorni dopo l'ovulazione. E' vero però che non tutte le donne lo avvertono e sono in grado di interpretare correttamente queste variazioni del muco. A volte la correlazione temporale tra "muco" e "ovulazione" non è costante ed attendibile. Considerando il periodo di massima fertilità tra il primo giorno della presenza di muco filante e i successivi quattro giorni dopo l’ultimo giorno della presenza dello stesso, questo arco di tempo può essere preso come momento atto ad evitare una gravidanza o adatto a cercarne una. In pratica in un ciclo di 28 giorni questo intervallo va dal 10° al 16° giorno del ciclo con il 12° che rappresenta quello con la massima filanza e quantità del muco cervicale. Anche se già al 14° giorno il muco si è ridotto molti spermatozoi giunti con i rapporti dei giorni precedenti si trovano nelle cripte del canale cervicale e di là risalgono ad ondate nella cavità uterina.
Esistono però alcuni fattori che interferiscono con il rilievo del muco vaginale alterandolo e non rendendo attendibili i rilievi fatti dalla donna: ad esempio le infezioni vaginali, la presenza di piaghette al collo dell’utero o ectropion, l’uso di alcuni farmaci (in particolare gli antistaminici), gli ovuli vaginali, le lavande vaginali e l’uso di spermicidi o di lubrificanti. Fare molta attenzione al liquido seminale che può eventualmente essere confuso con le secrezioni vaginali. La personale capacità della donna di osservare e di avere confidenza con il proprio corpo determina il limite di questo metodo contraccettivo. Molte volte esso può essere messo in pratica usandolo contemporaneamente con altri metodi naturali come la temperatura basale o i vari test di ovulazione che si trovano in commercio in tutte le farmacie.

 Scritto per www.vitacchenasce.org "Settimanale on line di salute e benessere della coppia"

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