Trattare l'endometriosi con i farmaci


Il problema può essere alleviato con farmaci che elimino il dolore, o con contraccettivi orali
endometriosi

Attualmente un trattamento standard per la cura dell’endometriosi è difficile da definire, sia per le incertezze sulle cause del dolore nelle pazienti affette da questo problema, sia per le differenti risposte alle terapie. Quelle attualmente disponibili sono utili per:



  1. attenuare e, talvolta, risolvere i sintomi;
  2. facilitare la fertilità;
  3. rimuovere le lesioni endometriosiche e ripristinare l’anatomia della pelvi.


La scelta del tipo di trattamento si basa su diversi fattori:
  1. dimensioni delle lesioni endometriosiche,
  2. posizione ed estensione della malattia,
  3. tipo e severità dei sintomi,
  4. desiderio o meno di gravidanza ed età della paziente.
A nostra disposizione abbiamo le terapie farmacologiche, destinate alla riduzione del sintomo, cioè del dolore. A seguire abbiamo la terapia medica ormonale, che punta a ridurre il livello degli ormoni estrogeni in modo da provocare un’atrofia (riduzione) delle lesioni di endometriosi, ponendo un freno allo sviluppo dell’endometriosi ma anche per ridurre il dolore. In conclusione, il trattamento chirurgico che può essere conservativo, con lo scopo di eliminare solo la malattia, oppure radicale, e cioè volto a rimuovere gli organi interessati dall’endometriosi come per esempio l'utero e le ovaie.
La malattia però, sia dopo una terapia medica che chirurgica, è gravata da possibilità di recidiva dei sintomi e/o delle lesioni.
Il trattamento medico prevede il ricorso a farmaci antidolorifici antinfiammatori non steroidei, efficaci nel ridurre il dolore associato ad endometriosi, ma occorre prendere in considerazione i significativi effetti collaterali, compresi il rischio di ulcera gastrica e il blocco dell’ovulazione se l’assunzione avviene a metà ciclo.
La terapia ormonale, sopprimendo la funzione ovarica, riduce il dolore associato all’endometriosi. La scelta tra le diverse preparazioni (contraccettivi orali, progestinici, gestrinone, danazolo e GnRHa) deve necessariamente tener conto degli effetti collaterali e dei costi, dal momento che queste preparazioni farmacologiche hanno efficacia simile nell’alleviare i sintomi associati alla malattia endometriosica. Secondo le linee guida del Royal College of Obstetrician and Gynaecologist in una donna che non è alla ricerca di una gravidanza, senza evidenza di masse pelviche, è indicato un trattamento con contraccettivi orali o progestinici per il dolore, e non c'è la necessità di effettuare una laparoscopia di conferma in prima istanza.
Il trattamento con GnRHa per tre mesi è efficace sul dolore quanto quello a sei mesi e l’associazione con estro-progestinici («add-back therapy»), sino ad un massimo di due anni, è efficace sul dolore e ci assicura la protezione della densità dell’osso. Infatti i GnRHa provocano una menopausa temporanea e pertanto il rischio di osteoporosi è elevato.
Inoltre, non vi sono evidenze scientifiche a sostegno di una terapia medica di questo o altri tipi prima dell’intervento chirurgico.
Come riportato dalla dalla Agenzia Italiana del Farmaco, i trattamenti farmacologici sono:
  1. utili per il trattamento ormonale il danazolo, il medrossiprogesterone, il gestrinone, gli analoghi del GnRH
  2. probabilmente utili nel postoperatorio i contraccettivi orali;
  3. di utilità non determinata è il diidrogesterone.
E’ importante sapere che se la terapia medica riesce ad agire da un punto di vista sintomatologico d’altra parte non modifica il decorso della malattia né tanto meno porta ad ottenere una guarigione. Ecco perché il trattamento medico dell’endometriosi si pone come obiettivo quello di tenere la patologia in uno stato di stand-by in funzione della vita riproduttiva della donna. I meccanismi che risultano influire positivamente sull’endometriosi e che vengono ottenuti in misura diversa con i farmaci citati sono:
  1. una riduzione della mestruazione
  2. il blocco dell’ovulazione
  3. l’ipoestrogenismo
Gli analoghi del Gn-Rh, i contraccettivi orali, i progestinici ed il danazolo infatti sono in grado sia di ridurre la mestruazione sia di bloccare l’ovulazione, ma anche sui sintomi in genere risultano efficaci. Tuttavia, una volta sospesa la terapia, di regola si assiste alla ricomparsa degli stessi.
Gli effetti della terapia medica variano a seconda dello stadio della malattia. Nel I e II stadio gli effetti della terapia medica sul dolore presentano una buona efficacia, mentre nel III e IV stadio dell’endometriosi la terapia medica da sola non è indicata ma deve necessariamente accompagnarsi alla terapia chirurgica. La chirurgia risulta essere infatti uno strumento terapeutico efficace nella cura del dolore pelvico e della sterilità associati ad endometriosi. 
Scritto per www.vitacchenasce.org "Settimanale on line di salute e benessere della coppia"

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