INFEZIONE VAGINALE DA CANDIDA: i sintomi e i fattori di rischio

La Candida vaginale è una patologia frequente e da non sottovalutare, soprattutto in estate, quando convergono una serie di fattori di rischio come abitudini cambiate e clima. Interessa 7 donne su 10 (70%) almeno una volta nella vita. Nel 50% dei casi, dopo una prima infezione, si verifica una ricomparsa, mentre circa 1 donna su 5 (20%) sviluppa una forma ricorrente con almeno 4 infezioni all’anno. La maggior parte delle infezioni è causata dalla Candida Albicans, fungo presente in ogni essere umano in minime quantità, ma in alcune situazioni prolifera in quantità eccessive e causa problemi significativi.
I sintomi tipici di questa infezione sono prurito e bruciore intimo, anche molto intensi, ma la Candida ha un forte impatto anche psicologico sulla donna. L’infiammazione intima rende i rapporti sessuali dolorosi e di conseguenza questa infezione è causa di forte stress anche all’interno di una coppia.
Tutte ottime ragioni per prendere ogni precauzione.
I fattori di rischio che possono favorire lo sviluppo dell’infezione sono numerosi. Le temperature estive e i tuffi in mare o piscina possono ricreare quel clima caldo-umido che favorisce la proliferazione di microrganismi patogeni come la Candida. Dopo il bagno è quindi importante asciugarsi con cura e cambiarsi il costume. In piscina il cloro usato come disinfettante e antibatterico, in alcune persone, può alterare l’equilibrio vaginale e favorire la crescita del fungo.
L’alimentazione si modifica d’estate, il clima favorevole rende più frequente e piacevole una pizza all’aperto e le vacanze portano al consumo di qualche dolce in più. Purtroppo però lieviti e zuccheri sono una prelibatezza per il fungo che altera l’equilibrio intimo e lo fa sviluppare. A volte anche un solo ciclo di antibiotici può far scatenare l’infezione perché eliminano i batteri nocivi, ma anche quelli utili. La conseguenza è l’alterazione dell’ecosistema intestinale e vaginale. I contracettivi ormonali (pillole anticoncezionali, cerotti, anelli vaginali ecc..) possono favorire l’infezione, perché gli estrogeni possono creare le condizioni fisiologiche adatte alla proliferazione del fungo. Per concludere la gravidanza e il diabete sono altre situazioni di particolare rischio.

Reference
1.      Dovnik A et al. Treatment of vulvovaginal candidiasis: a review of the literature. Acta Dermatovenerologica, 2015;24:5-7.

2.      Sobel JD. Vulvovaginal candidosis. Lancet, 2007;369(9577):1961-71.


3.      Runeman B et al. The vulva skin microclimate; influence of panty liners on temperature, humidity and PH. Acta Derm Venereol, 2003;83(2):88-92.


(Continua prossima settimana con i consigli pratici anti-candida)

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